Quando ci viene fatta la diagnosi di un tumore la prima reazione è: perchè io? E' destino oppure ho fatto qualcosa che ha scombussolato il regolare funzionamento del mio organismo?
Diciamo che alcuni fattori scatenanti possono essere di natura genetica altri invece sono dovuti all'ambiente in cui viviamo e al nostro comportamento, le nostre abitudini.
I meccanismi di base
Tutto inizia da una cellula. Sappiamo che le cellule sono organismi viventi e quindi nascono (di solito le cellule si dividono e così da una ne vengono due), crescono e poi muoiono. Se abbiamo, in un certo momento, un maggiore bisogno di un tipo di cellule, eccole che vengono prodotte. Una cellula è danneggiata? Zack, viene eliminata (questa "morte programmata" si chiama apoptosi). Tutto questo ciclo è regolato dai geni e da messaggi chimici che passano da una cellula ad un'altra.
Quando si sviluppa un tumore qualcosa non ha funzionato regolarmente in questo ciclo e le cellule cominciano a riprodursi a ritmo forsennato senza smettere e la morte programmata non funziona più. La causa di questo malfunzionamento è un sommarsi di mutazioni genetiche (quindi un accumularsi di errori) che possono essere ereditarie o causate da fattori esterni.
Vediamo ora quali possono essere questi geni che concorrono nello sviluppo di un tumore:
Oncogeni
Sono i geni che spingono le cellule a riprodursi (cosa buona) ma che a un certo punto perdono il senso della misura, cioè continuano a indurre le cellule a riprodursi senza più fermare questo processo (cosa negativa), come se ci fosse il pedale dell'acceleratore schiacciato fin in fondo e l'autista non toglie il piede dal pedale.
geni concosoppressori
questi geni fanno esattamente il contrario, cioè bloccano la proliferazione delle cellule quando non serve più. Uno dei più importanti geni è quello che codifica la proteina 53. Insomma, nella nostra macchina con l'autista folle che preme sul pedale non c'è più nessuno che dica: oj, rallenta.
geni coinvolti nel cosiddetto "suicidio cellulare" (o apoptosi)
questi geni, quando riconoscono che una cellula è ammalata, danneggiata, la spingono al suicidio in modo che una cellula difettosa non possa dividersi e dare origine a nuove cellule difettose. Ovviamente, una mutazione di questi geni permette alle cellule tumorali "difettose" di continuare a moltiplicarsi.
geni implicati nei meccanismi di riparazione del DNA
prima di diventare difettose le cellule hanno comunque dei meccanismi che permettono la riparazione del DNA danneggiato, ma anche in questo caso, se i geni sono mutati e non più in grado di effettuare le riparazioni allora si spiana la strada affinché una cellula diventi tumorale.
Gli alleati del cancro
Le cellule tumorali per potersi sviluppare nel miglior modo hanno bisogno di alcune cose:
ossigeno e sostanze nutritive - di solito questi vengono fornite alle cellule attraverso i vasi sanguigni e infatti le cellule tumorali favoriscono una fortissima vascolarizzazione, cioè si circondano di moltissimi vasi sanguigni per ottenere ciò di cui hanno bisogno.
E poi, un po' come funziona per le piante, possiamo dare loro acqua e luce ma se il terreno non è adatto difficilmente si svilupperanno rigogliose e nella stessa maniera le cellule tumorali necessitano di un microambiente consono al loro sviluppo, per esempio uno stato di infiammazione cronica nonché una sovraproduzione dell'insulina stimolano la crescita delle cellule tumorali. (Tra l'altro si è scoperto che l'infiammazione e uno stile di vita scorretto sono un denominatore comune in molte altre malattie come per es. l'alzheimer, il diabete, malattie del cuore e dei vasi).
Anche un calo delle nostre difese immunitarie può a volte favorire la crescita delle cellule tumorali.
I fattori di rischio
Esistono dunque diversi fattori di rischio, alcuni sono al di fuori dalla nostra sfera di influsso (all'inizio ho parlato di destino) come i geni ereditati oppure l'età altri invece che dipendono dalle nostre scelte.
Età
Anche se un tumore si può manifestare a qualsiasi età si è visto che la maggior parte si sviluppa dopo i 55 anni di età. L'età è uno dei fattori più importanti e con l'aumento delle aspettative di vita anche la percentuale di persone colpite da un tumore è aumentata.
Fattori ereditari
Anziché di ereditarietà sarebbe più corretto parlare di familiarità. Un certo numero di persone malate nella propria famiglia e il fatto di aver ereditato determinati geni non significa che una persona automaticamente svilupperà cellule tumorali ma soltanto che statisticamente parlando avrà una maggiore probabilità ad avere un tumore nel corso della sua vita. Infatti all'inizio abbiamo parlato di una somma di errori.
Ci sono esami specifici che possono stabilire se abbiate o no questa familiarità ma sono piuttosto complessi e vengono effettuati solo se nella vostra famiglia ci sono stati diversi casi di tumori al seno, alle ovaie soprattutto in giovane età oppure alla prostata (non c'entrano nulla altre forme di tumore come per esempio quella al collo dell'utero). Ovviamente un esame negativo non significa a priori che non svilupperete mai la malattia come non deve trasformarsi in un boomerang un esame positivo e farci vivere con l'ansia. Un esame positivo deve solo indurci a mantenere uno stile di vita il più possibile sano (cosa comunque utile anche per chi non ha familiarità) e magari iniziare i controlli di screening un po' in anticipo rispetto alla prassi normale.
Gli stili di vita
Qui sì che possiamo essere protagonisti, il nostro stile di vita aumenta o diminuisce il rischio di sviluppare un tumore. Tenete presenti i seguenti fattori:
Fumo
Eh già, lo sappiamo tutti che fumare il tabacco fa male, ma lo sapevate che le sigarette sono la causa di un terzo delle morti per cancro? Il 90% dei tumori ai polmoni è riconducibile al fumo, ma non solo, anche tumori alla laringe, alla cavità orale, all'esofago, alla vescica, ai reni sono attribuibili a questo vizio.
Non conta solo quante sigarette fumate ma anche da quanti anni fumate. E' provato che il fumo causa delle mutazioni nei geni che dovrebbero sopprimere la crescita delle cellule tumorali (vedi sopra) oltre ad abbassare le difese immunitarie.
Donne, basta smettere di fumare ed entro dieci anni le cellule difettate precancerose vengono eliminate e sostituite con cellule sane e le probabilità di ammalarsi dei tumori sopraelencati scendono notevolmente fino ai livelli dei non-fumatori (e risparmiate anche un bel gruzzoletto di soldi). Anche chi ha già avuto un tumore a causa del fumo smettendo riduce i rischi di una recidiva. Ci vuole solo un po' di forza di volontà. ma chi non ce la fa da solo può comunque contare su diversi aiuti: dai semplici cerotti e gomme da masticare fino all'aiuto medico specialistico. Una mia conoscente per esempio è riuscita a smettere di fumare con l'aiuto dell'agopuntura.
Sole e raggi ultravioletti
Quanto lo desideriamo questo sole, d'inverno, nelle giornate di pioggia e di nebbia e a ragione perché ci fa bene. Ci serve per la produzione della vitamina D che serve alle ossa e anche per il benessere generale del nostro organismo. Ma come sempre il troppo fa male (ci fa anche venire le rughe). Quindi dobbiamo evitare il sole nelle ore centrali e comunque proteggerci sempre con creme solari con alti filtri di protezione per evitare che con il tempo ci venga un tumore della pelle. Ugualmente da evitare sono lampade abbronzanti e lettini solari.
Alcol
Anche l'alcol se consumato in eccesso può essere la causa di tumori all'esofago, alla bocca, alla laringe e faringe, al fegato, al colon e persino al seno. Un tumore su dieci negli uomini e uno su trenta nelle donne sono causate dall'abuso di bevande alcoliche.
L'alcol ci può danneggiare in diversi modi: può aggredire direttamente tessuti (per es. in bocca) o organi (es. fegato) ma anche durante la fase di smaltimento nel nostro organismo può essere smantellato in sostanze che potenzialmente potrebbero essere cancerogene.
E' anche possibile che l'alcol si "allei" con il fumo, insomma un'associazione a delinquere, e così gli effetti negativi si potenziano e le capacità protettive vengono ridotte.
Inoltre l'alcol può aumentare il livello di estrogeni nel nostro organismo e sappiamo che alcuni tumori sono proprio ormonosensibili (vedi: http://unitesipuo.forumattivo.it/t14-tumore-ormonosensibile ).
Nessuna bevanda alcolica è sicura ma più alto è il tasso di alcol in essa contenuto maggiore è il rischio (perciò evitate assolutamente i superalcolici).
Alimentazione
Capita di leggere sui giornali articoli che incriminano l'uno o l'altro alimento come cancerogeno. Ma bisogna prendere queste notizie con cautela. Non è il caso di modificare completamente il proprio stile di vita solo perché si è letto che l'alimento X favorisce i tumori. Di solito questi studi prendono in considerazione ampie porzioni di popolazioni e alimenti che più frequentemente compaiono nei loro piatti perché fanno parte delle loro tradizioni.
Tuttavia alcune abitudini possono favorire la comparsa di un tumore:
- la carne abbrustolita sulla griglia o la brace contiene sostanze potenzialmente cancerogene
- farci mancare la frutta e le verdure significa privare il nostro organismo di quelle fibre, vitamine e sali minerali di cui abbiamo bisogno per un corretto funzionamento e che non sono sostituibili con integratori.
Una dieta basata prevalentemente su grassi animali, proteine e sale e povera di frutta e verdura favorisce la comparsa di un tumore perché creano all'interno del nostro organismo un ambiente acido favorevole ai tumori mentre frutta e verdura hanno un potere alcalinizzante.
Ma anche le quantità contano. Dagli studi è emerso che il sovrappeso e l'obesità aumentano il rischio di tumori al colon, alla cistifellea, al seno e all'endometrio. Ecco perché per es. il tumore al seno spesso si manifesta in fase post menopausa, un periodo in cui le donne di solito aumentano di peso (e il grasso produce estrogeni e quindi torniamo al discorso di prima sui tumori ormonosensibili). Solo 10 kg in più rispetto al peso giovanile (pff che vuoi che sia, chi non li ha messi su?) raddoppia il rischio di un tumore al seno.
Sedentarietà
Studi in Gran Bretagna hanno dimostrato che il 3-4% dei tumori al seno, all'utero e all'intestino (per altre forme tumorali pare meno incisivo) sono dovuti alla sedentarietà (a prescindere dal fatto se siete in sovrappeso oppure no).
Con questo, non è che dovete correre sulla ruota come un criceto tutti i giorni, basta almeno mezz'ora di camminata (non lo shopping con continue soste davanti alle vetrine, ma un passo spedito) o bicicletta per cinque giorni alla settimana.
Si spiega così: il fatto di introdurre molte fibre e fare attività fisica aumenta il movimento dell'intestino ed evita che i cibi ingeriti sostino a lungo nell'intestino e creino degli stati infiammatori non solo lì ma anche in altri tessuti e per quanto riguarda le infiammazioni si rimanda a quanto detto all'inizio.
Fattori ambientali
Diversi elementi possono favorire la comparsa di tumori, alcuni si trovano in natura come per es. minerali, altri invece sono prodotti chimici a cui sono maggiormente esposte alcune categorie lavorative nonché le radiazioni.
Agenti chimici
Quando si è scoperto che alcune sostanze sono cancerogene esse sono stata bandite oppure il loro uso è stato fortemente regolato da severissime precauzioni.
Elenchiamo alcune di queste sostanze:
benzene: contenuto in solventi e materiali per i lavaggi a secco, nel fumo delle sigarette, causa leucemia
diossine: si formano durante diversi processi produttivi e si accumulano nell'ambiente e negli alimenti
pesticidi usati in agricoltura
cloruro di vinile: sono a rischio gli addetti dell'industria della plastica
amianto: oramai proibito, causa tumori ai polmoni e della pleura (la sottile membrana che circonda i polmoni)
metalli quali arsenico, berillio, cadmio, cromo, piombo nichel
idrocarburi aromatici policiclici: si trovano nel fumo delle sigarette, nei cibi grigliati, negli scarichi delle auto, nel fumo della legna bruciata nel camino (addio serate romantiche!), causa tumori al polmone, della pelle e dell'apparato urinario
Anche a casa nostra non siamo al riparo da queste sostanze (colle varie per mobili, moquette, ecc.) e dal radon (un gas radioattivo che si diffonde dal suolo) e quindi è importante arieggiare spesso gli ambienti. A titolo personale mi permetto di inserire un link che elenca alcune piante da appartamento che sono in grado di neutralizzare alcune di queste sostanze nocive: http://guide.pianetadonna.it/consigli-di-casa/piante-e-fiori/come-riconoscere-le-piante-mangia-veleni-che-filtrano-di-piu.html
Agenti fisici
Qui parliamo di radiazioni. Una parte ci arriva dal cosmo e penetra la nostra atmosfera ma queste costituiscono un rischio relativamente piccolo di produrre dei difetti irreparabili nel DNA (anche se qualche anno fa con il buco dell'ozono se ne parlava spesso, ma pare che ora il buco si stia lentamente chiudendo di nuovo). Un notevole rischio si ha invece dopo una esplosione nucleare oppure persone, in particolare bambini, esposte ad alte dosi di raggi X in ambito medico (per cui è sempre bene valutare quando e quante volte sottoporsi a questa procedura).
Agenti infettivi
Il cancro NON è una malattia contagiosa, non ci sono virus o batteri che lo causano e quindi non esistono vaccinazioni contro il cancro. Tuttavia esiste una serie di patologie causate da virus e batteri che possono evolvere in una forma tumorale e che possono quindi essere prevenute da vaccinazioni:
- epatite B: tutti i neonati oramai vengono vaccinati per questa malattia che potrebbe dare origine a un tumore al fegato
- papilloma virus (HPV): un virus (in realtà un lunga serie di virus classificati con numerini in gruppi più o meno aggressivi) trasmesso sessualmente sia a donne che uomini che può non dare sintomi o rimanere latente per molto tempo ma che può degenerare in un tumore al collo dell'utero, dell'ano, dell'orofaringe e della base della lingua. Oggi le ragazzine (età 11-12 anni) vengono vaccinate contro il papilloma virus. Comunque l'unico metodo sicuro di protezione soprattutto per chi non è vaccinato resta il preservativo.
- virus di Epstein Barr: causa la mononucleosi e in Africa il linfoma di Burkitt
- HIV (da non confondere con il HPV): aids, che comporta lo svluppo di tumori a causa della forte immunodepressione
- herpesvirus 8: può favorire lo sviluppo di un sarcoma di Kaposi
- helycobacter pylori: un batterio collegato ai tumori dello stomaco, gastrite o ulcere, relativamente facilmente estirpabile con terapie (credo antibiotiche) sotto sorveglianza medica.
(Fonte: AIRC www.airc.it)